Descrizione
Dai tempi più remoti l’umanità si interroga sulle fisiognomie dell’ignoto e cerca le cause del male esplorando le regioni più profonde dell’animo umano, in cui nel corso dei secoli si sono sedimentati i mostri delle origini in forma di archetipi, che affiorano negli istinti, nei sentimenti negativi e nei comportamenti degradati.
Di fatto, la presenza di uno dei più perturbanti e coinvolgenti aspetti della nostra cultura è proprio quello di immaginare fisicamente il diavolo e le sue interferenze col destino umano e di raffigurarlo negli scenari dell’arte: Satana antropofago inghiotte i dannati nei Giudizi Universali e si insinua in chiesa nel ruolo di anticristo, negli esseri mostruosi sui capitelli e degli stalli lignei dei cori dove si attrezza di seduzione e oscenità, come in quelli conservati nelle due chiese aostane cui è dedicato questo studio.
Ave Appiano ha insegnato nelle Università di Milano (IULM) e di Torino nel campo della semiotica dell’arte e delle teorie dell’immagine. Tra le sue pubblicazioni più recenti Dentro l’arte (2004), Anima e Forma (2005) e, per i tipi Cartman, Onde forma (2007), Senso comune e creatività (2010), Bello da mangiare (2012) e la raccolta di poesie Di parole e d’acqua (2014). Ha in preparazione un saggio su arte e spiritualità.
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