Descrizione
Il volume si propone di indagare le relazioni tra la narrazione e i fenomeni cognitivi, mettendo in luce il ruolo che questa gioca nell’organizzazione dell’esperienza e nel formarsi del rapporto tra gli esseri umani e il loro ambiente. I singoli saggi approfondiscono aspetti particolari dell’ attività narrativa, disegnando percorsi che si snodano tra psicologia e semiotica alla ricerca di un dialogo tra le due discipline. Dopo un primo saggio introduttivo sulla svolta narrativa avvenuta negli anni ’50-’60 nelle scienze umane e in particolare in semiotica, seguono due saggi di taglio semiotico, uno dedicato alla natura delle intenzioni nella narrazione, l’altro ai rapporti tra tempo e narrazione linguistica, che prende in considerazione sia i requisiti cognitivi sia la retroazione del linguaggio nella gestione del tempo. La seconda parte è di taglio psicologico. Il primo saggio individua i processi che presiedono allo sviluppo della capacità narrativa, ricostruendo la genesi dell’abilità di parlare del mondo attraverso le narrazione, mentre il secondo propone un modello di spiegazione dei disturbi clinici a partire dai racconti con i quali i soggetti danno forma alle proprie esperienze. L’ultimo saggio mette in evidenza le differenze tra il piano della percezione e quello del ricordo ricostruito nella narrazione, con particolare riferimento ai report testimoniali.
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